sabato 11 maggio 2013

Mordimi.

Mordimi.
Mordimi forte, svegliami da questo torpore,
ho bisogno di sapere che ci sei e che mi vuoi.
Mordi la mia carne che freme di desiderio,
affonda i tuoi denti nella pelle,
lasciami il segno doloroso del tuo passaggio.
Mordimi le labbra, il collo, i seni, i fianchi.
Mordimi la mente fin dentro l'anima.

___ ilBiancoEilNero


2 commenti:

  1. La carne, pozzo di attrazione che risucchia le nostre vite in un vortice di delirio cerebrale. Morsi per sentirsi vivi, ancora in vita, amati, desiderati tanto da voler essere sbranati dalle voglie reciproche. Nutriti di me, strappami la pelle, portami dove tra poco tornerai, in un graffio, in un segno, in un simbolo di appartenenza che vedrai solo tu, allo specchio, perché altri non capirebbero.
    L'immagine nella mia mente, dopo averti letta, è di una Donna che, inarcandosi all'infinito, porge un capezzolo turgido alle labbra del suo uomo, che lo prenderà tra i denti tirandola ancora a sé. Entrambi occhi negli occhi ...

    Ecli

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  2. Ecli, hai interpretato, come al solito, con la tua sensibilità, quello che non riuscivo ad esprimere altrimenti.
    Sentirsi sbranati, per rendersi conto di essere ancora vivi, in questo momento di torpore cerebrale.
    E l'immagine che hai creato è bellissima.
    Grazie. <3

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