domenica 1 settembre 2013

Donne.



Se noi Donne fossimo SOLO "oggetti" - oggetti di desiderio, di possesso, di gelosia - non ci potremmo più aspettare molto dall'amore. 
Perché di un oggetto si può fare ciò che si vuole. 
Lo si può vendere, prestare, persino distruggere.
Non è un caso che Kant spiegasse la differenza tra le persone e le cose dicendo che le prime, al contrario delle cose, che hanno un prezzo, hanno sempre una dignità. 
E quando si parla di dignità, si parla anche di rispetto. 
A differenza del prezzo, che rinvia automaticamente alle leggi economiche dello scambio e della concorrenza. 
Ecco perché, se noi donne non fossimo altro che oggetti, sarebbe vano cercare di farci rispettare.
In quel "sei mia" che talvolta gli uomini ci sussurrano, ci sarebbe sempre e solo una volontà di possesso. Averci per po' e poi magari, quando non serviamo più, buttarci via. Come un vestito che passa di moda e che si appende in un armadio o si regala. 
Noi donne, però, desideriamo e amiamo esattamente come gli uomini. E esattamente come loro siamo "soggetti" dei nostri sentimenti. 
La difficoltà, quando si parla di desiderio e di amore, è che tutto si mischia e si confonde.
Nell'amore e nel desiderio, non valgono più le regole dell'analisi logica tradizionale: nonostante si sia in presenza di un verbo transitivo, non c'è più differenza tra soggetto e oggetto. 
Anche semplicemente perché è proprio quando si pensa di possedere l'oggetto del nostro desiderio che l'altra persona sfugge sistematicamente alla nostra presa. La sua alterità è irriducibile, per utilizzare le parole di Emmanuel Lévinas. Proprio perché si tratta di una persona e non di un semplice oggetto.
Nell'amore, l'altro ci sfugge sempre. 
Non lo si può né utilizzare per colmare il vuoto che ci portiamo dentro, né possedere del tutto. 
Forse è per questo che in tanti, oggi denigrano l'amore. 
È molto più semplice comportarsi come se le donne non fossero altro che giocattoli usa-e-getta, che capire che in un rapporto amoroso ognuno di noi da e riceve tante cose, ma non può per questo illudersi che l'altro gli appartenga.

___ Michela Marzano

ps: un grazie speciale per questo testo al mio donatore di spunti ufficiale :D

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